Capo Falcone, è un paradiso selvaggio nell’estrema punta nord-occidentale della Sardegna, fatto di rocce scurissime, a strapiombo sul mare aperto. Il nome deriva dalla Torre del Falcone, costruita sulla cima del capo nel 1557, parte integrante di un sistema difensivo contro le incursioni saracene che comprendeva altre cinque torri costiere vicine. Dalla terrazza dove si erge la torre, la più alta dell’intera Nurra: a duecento metri d’altezza, si può godere di un panorama mozzafiato, una straordinaria contrapposizione tra i due versanti: a ovest alte e impervie scogliere a strapiombo sul suggestivo ‘mare di fuori’ (mar di Sardegna), blu scuro e agitato dai venti; a est il ‘mare di dentro’, riparato dalla barriera naturale e ribattezzato ‘dei sette colori’: trasparente, celeste, turchese, azzurro, verde smeraldo, blu cobalto e profondo. Qui l’acqua è quasi sempre calma e il fondale bassissimo per decine di metri, dove si trova la famosissima spiaggia della Pelosa. Questa convivenza a distanza di pochi metri di due paesaggi estremamente diversi è la peculiarità di Stintino.
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